L’EDITORIALE DEL PRESIDENTE DELL’AIA 
Tutelato il diritto di voto, i nostri arbitri appetibili in tutto il mondo.

Chiusa una Stagione, ne è ripartita subito un’altra, con un’estate calcistica che, oltre ai campionati mondiali, è stata scandita dalla “politica” federale.
Partiamo dalla Finale dei Campionati del Mondo e dall’importante supporto che Irrati, da VAR, ha assicurato durante la finale. Conferma della grande preparazione dei nostri arbitri. è stato l’artefice di una decisione fondamentale, senza il rigore alla Francia chissà quale sarebbe stato l’esito della competizione.
La nostra “squadra”, capeggiata da Gianluca Rocchi, ha rappresentato l’Associazione e la Federazione italiana in modo ottimale. Per noi Rocchi erano da finale, ma la Fifa avrà fatto le sue valutazioni e direi che le ha fatto bene. Ci si aspettava qualcosina di più, ma il gruppo era molto soddisfatto.
I nostri arbitri sono i più appetibili in tutto il mondo, abbiamo un’associazione che a questi livelli non era mai arrivata. Ed è un dato di fatto, riconosciutoci anche dalle Istituzioni.
Proprio in questi giorni, con soddisfazione abbiamo preso atto dell’approvazione dei nuovi Principi Fondamentali delle Federazioni Sportive che sostituiscono quelli deliberati nell’aprile scorso.
La presenza degli ufficiali di gara, quindi anche degli arbitri di calcio, negli organi direttivi e nelle assemblee elettive federali – da tempo già riconosciuta dallo Statuto Federale e ritenuta conforme all’ordinamento sportivo internazionale del calcio da organi nominati dallo stesso CONI, massima Autorità sportiva – è stata, ora, ribadita, a conferma del diritto inalienabile di tutti i tesserati di partecipare, con pari dignità, alla vita federale.
Un grande risultato, su cui abbiamo lavorato molto.
Come sempre, continueremo a garantire il nostro imparziale servizio a favore del gioco del calcio e, nello stesso tempo, la nostra leale collaborazione per creare una nuova stagione federale. A partire dalle elezioni del prossimo Ottobre.

Scarica l’allegato: L’Arbitro 3/2018