Martedì si è tenuta presso l’Auditorium di viale Radich a Grugliasco la RTO di aprile, che ha avuto come ospite e come relatore il Presidente del CRA Piemonte e Valle d’Aosta, Gianmario Cuttica della sezione di Alessandria, già arbitro effettivo di CAN C e assistente in CAN A-B. La sala gremita di arbitri collegnesi di ogni categoria è stata piacevolmente intrattenuta dal consueto brio e dall’abilità oratoria di Gianmario.
Per essere ancora più efficace Cuttica ha impostato una riunione “interattiva”, in cui sono state simulate con tanto di pallone delle azioni di gioco: una volta ricreata un’azione, a turno uno di noi arbitri era tenuto a prendere una decisione e a comunicarla alla platea, aprendo così il dibattito sulla correttezza o meno della sua scelta. I casi che ha proposto Gianmario facevano riferimento ad una medesima azione di gioco, col pallone calciato verso la porta ormai deserta da un attaccante che ha scartato il portiere: nel primo caso la segnatura di una rete viene evitata dall’allenatore degli avversari; nel secondo da un tocco col piede di un calciatore di riserva della squadra che stava subendo la rete; nel terzo caso dal tocco con la mano sempre di un calciatore di riserva; nel quarto caso da un calciatore titolare che era momentaneamente fuori dal terreno di gioco e che rientra sullo stesso senza il permesso dell’arbitro, calciando il pallone. Gianmario ci ha fatto notare che davanti a quesiti del genere, così come in campo, noi Arbitri dovremmo essere sempre in grado di rispondere in modo corretto e in maniera decisa, credibile e tempestiva. Invece i casi regolamentari che ci sono stati sottoposti hanno generato interpretazioni numerose e differenti; se questo ha reso il dibattito un piacevole confronto e scambio di opinioni, ha però fatto emergere una non brillante conoscenza del regolamento e una scarsa sicurezza decisionale (non solo da parte degli arbitri degli ultimi corsi…).
Dopo averci dato le giuste soluzioni ai quesiti, Gianmario ha insistito sull’importanza della conoscenza del regolamento, soprattutto in vista delle importanti modifiche regolamentari in arrivo dalla prossima stagione e che noi Arbitri saremo tenuti a conoscere, ad applicare e a far comprendere ai calciatori. Per quanto riguarda i casi di cui sopra, ad esempio, fino al termine di questa stagione se un allenatore dovesse evitare la segnatura di una rete l’arbitro riprenderà il gioco con una propria rimessa, mentre dalla prossima, salvo modifiche, l’arbitro dovrà assegnare un calcio di rigore (se il tocco avviene in area). Un altro esempio portato dal Presidente è stato quello dei falli commessi al di fuori del terreno di gioco, col pallone in gioco (calciatore che strattona avversario lanciato sulla fascia appena al di fuori della linea laterale, …): se per ora la corretta ripresa di gioco è un calcio di punizione indiretto dove si trovava il pallone al momento dell’interruzione, dalla prossima stagione probabilmente la relativa ripresa di gioco sarà un calcio di punizione diretto (o di rigore) nel punto del terreno di gioco più vicino a dove è stata commessa l’infrazione. A causa di questi ed altri ingenti cambiamenti del regolamento che l’IFAB sta perfezionando e che comunicherà più avanti, Cuttica ci ha invitati ad essere presenti ai raduni di agosto-settembre e a tutti gli incontri della stagione ventura, per poterci rapidamente informare ed adattare alle nuove regole. Il calcio è uno sport in continua evoluzione e noi dobbiamo farci trovare pronti, aggiornarci e acquisire padronanza delle nuove regole, tutte finalizzate ad una maggiore spettacolarizzazione e velocizzazione del gioco e figlie di un processo iniziato ormai molti anni fa (per portare un esempio, il portiere poteva toccare il pallone con le mani su retropassaggio fino all’introduzione della regola vigente).
Gianmario ha così tenuto una riunione incentrata non solo sull’aspetto tecnico-regolamentare, ma anche su quello motivazionale, spronandoci ad incrementare la nostra conoscenza del calcio e ad essere Arbitri in tutto e per tutto. E’ stata un’ottima occasione soprattutto per gli arbitri dell’OTS, che hanno potuto conoscere meglio il nostro brillante Presidente.