Giovedì 15 dicembre si è tenuta presso l’Auditorium di Viale Radich a Grugliasco l’ultima RTO sezionale del 2016 della nostra Sezione. Il graditissimo Ospite di serata è stato il Presidente del CRA Piemonte e Valle d’Aosta Gianmario Cuttica della sezione di Alessandria, che ha calcato nel recente passato anche i campi della serie A. Dopo essere stato presentato dal presidente Bruno Surace agli arbitri del nuovo corso e ai più giovani colleghi dell’OTS, Gianmario ha dato inizio ad una frizzante riunione impostata sulla falsa riga di un quiz in cui molti dei presenti sono intervenuti per esprimere il proprio parere e per dare il loro contributo.

Gianmario ha proposto come tema centrale dell’incontro l’”Uniformità arbitrale”, spesso richiesta dai giornalisti e dal mondo del Calcio. Il Presidente ci ha dimostrato, per mezzo di semplici domande che hanno avuto le risposte più disparate, che essa non va intesa come “Fare tutti le stesse cose in campo”: ciò sarebbe oggettivamente impossibile. Ci ha allora invitati a “Porsi le stesse domande” quando si è in campo: dimostrando di capire di calcio, cioè di saper comprendere le situazioni di gioco e di leggere la gara, noi adotteremo le decisioni corrette.

A tal proposito Gianmario ci ha sottoposto un caso in cui ha evidenziato come un semplice calcio di rinvio, a seconda del momento della gara e della situazione di punteggio durante la quale viene battuto, deve comportare per l’arbitro un posizionamento differente: per esempio, il primo calcio di rinvio effettuato dal portiere della squadra A dopo che quest’ultima è passata in vantaggio, richiederà una posizione dell’arbitro più vicina all’area di rigore per far capire a tutti che non saranno tollerate perdite di tempo.

Proseguendo sul tema del posizionamento, nei casi di calci di punizione dal limite dell’area Gianmario ci ha invitati non tanto ad assumere tutti la stessa posizione in campo, ma piuttosto a porci la domanda: “Qual è la mia priorità?”. Se ad esempio l’area dovesse essere affollata di calciatori, la priorità per un arbitro senza assistenti arbitrali sarà quella dell’individuazione del fuorigioco e di trattenute, e non quella di rilevare un eventuale e statisticamente poco probabile fallo di mano in barriera.

Parlando invece di spostamento dinamico, ha raccomandato ai presenti di tenere possibilmente il pallone alla propria destra: ciò per avere il controllo concomitante dell’azione in svolgimento e del punto in cui dovrebbe andare a finire l’azione, cioè l’area di rigore e la porta.

Un ultimo ma importantissimo invito di Gianmario è stato quello di essere uniformi, precisi e dettagliati nel descrivere i fatti che hanno comportato l’espulsione di un giocatore: solo essendo giusti ma rigidi nel riportare comportamenti di condotta violenta e gravi falli di gioco possiamo tutelare non solo gli altri calciatori ma anche la nostra Associazione e i nostri colleghi. A riguardo ha richiamato anche l’Uniformità e la chiarezza da parte degli Osservatori arbitrali nel riportare questi episodi nei loro rapporti.

La piacevole e interessante serata si è conclusa con i ringraziamenti al nostro applauditissimo Ospite da parte del Presidente Surace, che ha omaggiato Gianmario con un presente da parte della nostra Sezione.