Resoconto di una vittoria
di Sacchitella Luigi.

Con quale approccio una squadra affronta un torneo dopo averne appena vinti due? Con la fame di chi non si accontenta e vuole dimostrare a tutti chi è e quanto vale, oppure, appagati dagli ultimi quattro tornei vinti in due anni, trascorrerà questi tre giorni da turisti? Con quale mentalità bisogna giocare le partite di un girone in cui, anche se le perdessi tutte, puoi ancora aggiudicarti il primo posto? Quale sarà il valore tecnico/fisico degli avversari? E’ meglio dare tutto subito nel girone e affrontare un quarto di finale abbordabile dopo aver consumato parecchie energie, oppure rifiatare all’inizio e dare il massimo nelle partite che contano?

Queste e altre 1000 sono le domande che hanno accompagnato il nostro viaggio verso Arezzo, un viaggio lungo quasi 500 chilometri, per partecipare ad un importantissimo torneo che ha visto protagoniste le 8 sezioni più forti d’Italia che nella passata stagione abbiano vinto almeno un titolo. Oltre a Collegno hanno partecipato le sezioni di Arezzo (in qualità di sezione organizzatrice), La Spezia, Marsala, Nola, Padova, Pordenone e Sassari.

Dopo una breve sosta nel meraviglioso hotel distante qualche km dal centro di Arezzo, ci dirigiamo verso l’impianto. La voglia di far bene è tanta ed entriamo subito in clima partita. I primi avversari contro cui giochiamo sono gli amici di La Spezia, già affrontati in semifinale nel torneo Alù del 2012 e nel torneo Busto a 5 poche settimane prima. Il torneo inizia nel migliore dei modi, infatti vinciamo di rimonta 2-1 con gol di Colombari e Cannata. Seconda avversaria della giornata è Nola, una sezione mai affrontata prima di cui non conoscevamo la caratura tecnica. Affrontiamo la partita in modo troppo offensivo, lasciando numerosi spazi liberi per le loro incursioni, a cui si sono aggiunti errori grossolani da parte nostra, sia in difesa sia sotto porta. Perdiamo 4-2 (con gol di Moi e Mattalia) consapevoli che con una maggiore attenzione e incisività avremmo potuto fare molto meglio. La prima giornata aretina si è successivamente conclusa con la cena di gala di Arezzo a cui erano presenti numerose istituzioni regionali e nazionali tra cui il presidente dell’A.I.A. Marcello Nicchi.

Il secondo giorno inizia subito con l’ultima partita di girone, questa volta l’avversario è Pordenone. Il primo ricordo va subito alla finale sofferta e vinta proprio contro di loro al torneo Alù l’anno prima, ma questa è un’altra partita, ci giocavamo il 2°/3° posto del girone. Affrontiamo la gara in modo disordinato subendo immediatamente il gol dell’1-0. Dopo il pareggio di Moi subiamo il gol del definitivo 2-1 grazie a un tiro imparabile del capitano della sezione friulana da quasi centrocampo. Concludiamo quindi il girone al terzo posto, di conseguenza, abbiamo dovuto incontrare la 2^ classificata del girone B, la sezione di Marsala. Queste ultime due sconfitte ci hanno fatto capire che non siamo imbattibili e che in questo sport non vince necessariamente la squadra più forte. Senza grinta, senza fame e, come direbbe il nostro presidente, senza tirare fuori il sangue, puoi tranquillamente perdere partite giocando meglio dell’avversario… e così è stato.

Affrontiamo il quarto di finale contro Marsala con tutt’altro spirito ed infatti vinciamo 6-1 con i gol di Moccia e Cannata, e le doppiette di Cornacchia e Moi. Siamo in semifinale… e chi rincontriamo? Nola.

I momenti prima di quell’incontro non si possono descrivere, bisognava essere lì. Certi sguardi, certi abbracci, le parole di mister Aprano e il video del discorso di Al Pacino nel film “Ogni maledetta domenica” mostratoci da Gioacchino, hanno alimentato ancora di più la nostra voglia di vincere e così è stato: risultato finale 3-1 con reti di Moi, Colombari e Cannata. SIAMO IN FINALE ancora una volta (la 7^ negli ultimi 7 tornei) e nuovamente, a distanza di un anno, contro Pordenone.

L’ultimo giorno si apre con la finale 3^/4^ posto che ha visto la sezione di Nola avere la meglio su Padova.

Noi intanto siamo sereni, fin troppo, nello spogliatoio il clima è disteso e durante il riscaldamento pre-gara era evidente la voglia da parte di tutti di portare la coppa a casa. Scendiamo in campo carichissimi coscienti che qualsiasi cosa fosse accaduta, la partita sarebbe stata lunghissima. Iniziamo un po’ sottotono e dopo pochi minuti subiamo il primo gol, 1-0 Pordenone. Ma noi siamo l’A.I.A. Collegno; come ha detto il mister prima della partita siamo quelli che perdono 1-3 contro Seregno a 3 minuti dalla fine nel torneo a Busto Arsizio e poi vincono 5-4. Noi siamo quelli che quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare ed infatti, grazie ai gol di Moi, Cannata e doppietta di Colombari andiamo sul 4-1. Ormai sembra fatta ma Pordenone ci prova fino alla fine e subiamo 2 gol: 4-3. Gli ultimi minuti sono indescrivibili, in panchina è il caos, tutti in piedi, Tiziano è senza voce, ogni 10 secondi controlliamo il cronometro e il tempo sembrava non voler trascorrere fino a quando sentiamo il triplice fischio. SIAMO CAMPIONI D’ITALIA. Qualcuno di noi piange, altri perdono la voce. Il nostro presidente e il nostro allenatore vengono letteralmente lavati e poi, tutti insieme, di corsa sotto la tribuna a ringraziare i nostri accompagnatori che hanno fatto il tifo per noi. La sezione di Collegno è ora nella storia del calcio a 5 a livello A.I.A.

E’ immensa la soddisfazione di tutti noi, per questa vittoria e per questo “triplete” conquistato…

Ritorniamo a casa con un titolo in più, con un gruppo ancora più unito e con la voglia di continuare a vincere il prossimo anno riconfermandoci sia al nostro Torneo Alù, sia al Torneo dei Campioni di Arezzo (entrambi alla 2^ edizione). Ci aspetterà un anno di duro lavoro per raggiungere i nostri obiettivi e per ricordare a tutti che per l’A.I.A. Collegno vincere non è importante, ma è l’unica cosa che sappiamo fare.

LE PAGELLE DEI CAMPIONI:

ANNALORO RICCARDO: Voto 10. Le sue lunghe leve sradicano agli avversari palloni imprendibili e forniscono assist come una macchinetta a gettoni. Troppo generoso sotto porta, corre come un pazzo da una porta all’altra per tutta la partita come se stesse facendo lo YO-YO Test livello 18.3 . La paura di farsi male durante la stagione sparisce appena indossa la divisa gialloblù. VIKINGO.

CANNATA RICCARDO: Voto 10. Il Supercanna di Collegno, amato anche dalla sezione di La Spezia (tranne quando puntualmente gli fa gol) delizia come un bignè alla crema tutti i suoi compagni con le sue giocate, ed ubriaca come una bottiglia di Barolo portieri e difensori di tutta Italia. Il gol del 3-0 contro Nola in semifinale è della serie: “Seduti e zitti che inizia il film”. In campo un leone… fuori un… puccettone. LEGGENDA.

COLOMBARI ALEXANDR: Voto 10. Il neo acquisto siberiano segna solo gol pesanti. Unisce fisicità e classe come un certo svedese di nome Zlatan. Realizza una doppietta in finale dopo essersi caricato con la musica fino a un secondo dal suo ingresso in campo. ZAR.

CORACI MARCO: Voto 10. Quando gioca corre sulla fascia come un dannato su e giù per il campo. Ordinato in ogni cosa che fa è preciso come Didier Deschamp ed educato come Birindelli. Poco preciso sotto porta ma non fa niente, i gol li fanno gli altri. LEPROTTO.

CORNACCHIA LORENZO: Voto 10. Zitto zitto segna due gol contro Marsala. Quando entra in campo dà tutto e contribuisce con generosità alla fase difensiva. In finale piuttosto che rischiare un passaggio ad un compagno pressato, preferisce spazzare il pallone facendolo arrivare a Firenze… ed ha ragione lui. ASSICURAZIONE.

GARREFFA TOMMASO: Voto 10. Para di tutto il nostro portierone. Non c’è altro da dire. THE WALL.

MATTALIA ANDREA: Voto 10. Il gigante buono della sezione, se mettesse in campo la stessa grinta che usa quando mangia ben quattro piatti di pasta o DIECI porzioni di tagliata di chianina, realizzerebbe più gol e farebbe soffrire meno tutti quanti. Ogni tanto il gollettino però lo fa lo stesso. JOHN CHARLES.

MOCCIA SIMONE: Voto 10. Contribuisce anche lui alla causa gialloblù siglando un gol nella sfida con Marsala. E’ ufficialmente nella storia della sezione di Collegno per non aver ancora fatto l’esordio in campo da arbitro ed aver già vinto due tornei. SCUGNIZZO.

MOI MARCO: Voto 10. Fa rabbrividire la grinta che mette in campo. Segna in 5 partite su 6 con naturalezza e precisione assoluta. Sempre in forma fisicamente non sbaglia un colpo su punizione. Ricorda un certo Sinisa Mihajlovic. CECCHINO.

PORCU TIZIANO: Voto 10. Gioca un totale di 8,43 secondi, gli ultimi sul 6-1 contro Marsala. Record mondiale. Definito da arbitri, avversari ed esterni “l’urlatore” è il vero 6° uomo in campo. Urla tutta la partita e da una carica ai ragazzi che nemmeno ringhio Gattuso. Torna a casa con moglie e figlio dimenticando al casello di Arezzo la voce. GOLIA ACTIVE PLUS.

SACCHITELLA LUIGI: Voto 10. Con lui in campo in difesa il livello qualitativo aumenta vertiginosamente. Sotto quel viso angelico però si nasconde il peggior Paolo Montero intervenendo quando serve su caviglie, stinchi e ginocchia degli avversari per la serie: “Mors tua, vita mea”. Recupera palloni su contropiedi 3 contro 1 e carica la panchina come un capo ultras. TUMA.

URICCHIO GIOVANNI: Voto 10. E’ il capitano trascinatore che fa sentire a tutti la musichetta della Champions prima della finale. Il peggior difensore che un attaccante vorrebbe incontrare. Il suo cuore lucano lo porta a dare sempre quel qualcosa in più. Gioca le ultime due partite in semifinale e finale in maniera perfetta, sembra Cannavaro nel mondiale 2006. MULETTO.

In panchina:

ANIA GAETANO: il miglior dirigente del mondo. Precisione in ogni cosa, attento ad ogni singolo dettaglio. Dalla prossima stagione affideremo a lui anche la fase del calciomercato per la ricerca di nuovi innesti. E’ colui che ci ha creduto più di tutti fin dall’inizio in questo triplete. VEGGENTE.

ANNALORO GIOACCHINO: ha trascorso il 95 % delle partite in un angolino a soffrire da solo per l’A.I.A. Collegno e da buon intenditore di calcio a 5, ad arrabbiarsi per come effettuavamo i cambi. Prima dell’importante sfida contro Nola, ha voluto caricarci con una bellissima scena tratta dal film “Ogni maledetta domenica”… e c’è ampiamente riuscito. MOTIVATORE.

APRANO MARIO: è e sarà sempre il mister più vincente della storia dell’A.I.A. Collegno. Ha gestito in modo esemplare tutti i giocatori capendo chi inserire al posto giusto, al momento giusto e, se per caso avesse commesso qualche errore, pazienza… abbiamo vinto ed ha ragione lui. JOSE’.

SURACE BRUNO : nonostante il boicottaggio al suo megafono porta fortuna, il nostro presidente ha incitato tutti noi in tutte le gare dal primo all’ultimo minuto come un ultras, trasmettendoci quella grinta in più che ci ha portato alla vittoria finale. Ha rinnovato il contratto al mister per la prossima stagione con l’obiettivo di vincere ancora più di prima. CHAPEAU.

Un sentito ringraziamento va a tutti gli accompagnatori che hanno sostenuto questa squadra e fatto centinaia di fotografie. Il vostro contributo è stato anch’esso fondamentale per questa vittoria.

Grazie di cuore a: Beatrice, Martina, Mimma, Libera, Giusy, Santina, Simone, Stefano, Francesca, Elisabetta.

Un ringraziamento finale va però alla Sezione A.I.A. di Arezzo, ai collaboratori e a tutti coloro che hanno preso parte all’organizzazione di questa tre giorni perfetta. Abbiamo trascorso dei giorni bellissimi e non vediamo l’ora di poter partecipare alla prossima edizione.

FOTOGALLERY:

Torneo “Coppa Dei Campioni” Arezzo Calcio a 5 (1° Classificati) PARTE 1
Torneo “Coppa Dei Campioni” Arezzo Calcio a 5 (1° Classificati) PARTE 2
Torneo “Coppa Dei Campioni” Arezzo Calcio a 5 (1° Classificati) PARTE 3
Torneo “Coppa Dei Campioni” Arezzo Calcio a 5 (1° Classificati) PARTE 4